Parodontologia Roma

Parodontologia Roma

Il nostro studio dentistico a Roma
è specializzato in parodontologia e cura malattie gengive

Odontoiatria Protesi Implantologia Estetica

La PARODONTOLOGIA è una branca dell'odontoiatria che studia tutto ciò che sta intorno al dente e che gli dà sostegno, cioè il parodonto (peri = attorno; odons = dente) e le patologie ad esso correlate. Si pensa impropriamente che i denti siano tenuti fermi esclusivamente dalle gengive, le quali, invece, sono solo la parte più esterna di una grande opera architettonica, l'apparato parodontale, che ci permette di masticare e che è costituito da:

  • il legamento parodontale (una specie di minuscoli ed infiniti elastici che legano fortemente la radice del dente all’osso circostante);
  • il cemento radicolare (che avvolge, appunto, la radice dei denti);
  • l’osso alveolare (l’osso mandibolare e mascellare che “ospita” la radice dei denti).
    Tali strutture costituiscono il parodonto profondo. A queste tre strutture si deve aggiungere:
  • la gengiva che rappresenta il cosiddetto parodonto superficiale. ( vedi foto )

La parodontologia si occupa quindi del mantenimento della salute dei tessuti molli (il legamento periodontale e la gengiva) e duri (cemento e tessuto osseo alveolare) che circondano il dente e che assicurano la sua stabilità nell'arcata alveolare (in condizioni di salute). La parodontologia si occupa inoltre delle malattie che interessano il parodonto e che vengono chiamate malattie parodontali o parodontopatie o, più comunemente, piorrea (termine storico ancora oggi diffuso tra la popolazione).

Malattia parodontale o parodontopatia

La malattia parodontale rappresenta oggi una delle cause più importanti della perdita dei denti. Essa è costituita da un complesso di malattie che, in forme diverse, possono colpire ogni fascia di età. La forma più frequente colpisce l’adulto nell’età compresa tra i 40 ed i 60 anni. Si calcola che almeno dieci milioni di italiani soffrano di tali malattie dopo i trenta anni di età.
Il termine parodontopatia indica una malattia che interessa i tessuti deputati al supporto dei denti. La parodontopatia è una malattia cronica e come tale non può essere eliminata in modo definitivo ma può e deve essere curata.
La malattia parodontale diversamente da altre patologie del cavo orale come carie, afte etc. è prevalentemente asintomatica, indolore. Vi sono però dei segni caratteristici che devono fare insospettire il paziente:

  1. il sanguinamento delle gengive durante lo spazzolamento;
  2. la persistenza di alito cattivo;
  3. la scopertura dei colletti dentali (recessioni);
  4. la presenza di gonfiore a livello del margine gengivale;
  5. la ipersensibilità dentale agli sbalzi di temperatura;
  6. la presenza di ascessi;
  7. la mobilità di alcuni denti.

Se uno o più di questi segni sono presenti è necessario consultare il vostro odontoiatra per un accurato esame della bocca. Visite e controllo regolari, permettono di fare una diagnosi precoce della malattia e di mettere in atto adeguate misure di prevenzione e di trattamento.

Eziologia della malattia parodontale (cause)

La malattia parodontale è una malattia che ha una componente batterica, quindi infettiva, ma questa non è sufficiente, da sola, a causare la malattia parodontale.
La causa principale è la placca batterica.
La placca è una pellicola bianco-giallastra composta da batteri e residui di cibo, che si deposita sulla superficie dei denti. Se non costantemente rimossa, essa indurisce dando origine ad una formazione calcarea ruvida chiamata tartaro che rende più difficile l’asportazione quotidiana della placca. I batteri presenti nella placca, producono delle tossine, che possono causare l’infiammazione delle gengive, dell’osso e degli altri tessuti che circondano il dente, provocando la malattia parodontale.
Affinché determinati tipi di batteri agiscano provocando lo sviluppo della parodontopatia è necessario che si verifichino determinate condizioni. Prima fra tutte che il paziente sia in qualche modo predisposto e suscettibile. Oltre al fattore ereditario, altre condizioni o comportamenti possono favorire o aggravare la malattia parodontale. Tali fattori sono ad esempio:

  1. la scarsa igiene orale;
  2. il tartaro sopra e sottogengivale;
  3. malattie sistemiche come il diabete: possono favorire lo sviluppo della malattia parodontale;
  4. il fumo di sigaretta: è uno dei fattori di rischio più importanti;
  5. gravidanza: tale condizione, così come altre in cui intervengono cambiamenti ormonali nella donna, possono rendere le gengive più deboli e più aggredibili dalla malattia parodontale;
  6. stress: può rendere più debole la risposta immunitaria nel combattere le infezioni;
  7. farmaci: contraccettivi, antidepressivi e altri farmaci possono influire sulla salute orale;
  8. la presenza di parafunzioni come il digrignamento (bruxismo) e il serramento dei denti durante la notte: possono causare l’indebolimento delle strutture di sostegno dei denti;
  9. margini scorretti di otturazioni e corone;
  10. bande ortodontiche mal posizionate;
  11. spazzolamento scorretto.

Conseguenze della malattia parodontale

La malattia parodontale porta ad una perdita di attacco epiteliale (in realtà non si perde, ma si sposta apicalmente, allontanandosi dal dente) e osso alveolare. ( vedi foto )
Queste modifiche anatomiche del parodonto sono conseguenza della malattia e portano a due possibili manifestazioni cliniche:

  1. la recessione gengivale ( vedi foto ): gengiva ritirata che si evidenzia con un dente più lungo;
  2. la tasca parodontale ( vedi foto ): in condizioni di salute la gengiva aderisce al dente in modo da formare un sigillo che protegge le strutture profonde come l’osso, la radice ed il legamento parodontale dall’aggressione di batteri e dai traumi. Quando la placca si accumula sul bordo gengivale, le sostanze rilasciate dai batteri favoriscono l’infiammazione della gengiva che tende a scollarsi approfondendo il solco e trasformandolo in una tasca. Una tasca gengivale o parodontale è rappresentata quindi da uno stato di infiammazione a carico della gengiva che provoca uno spostamento più apicale della giunzione tra dente e gengiva. Una tasca superiore ai 4 mm, rappresenta una zona ad alto potenziale di rischio per la progressione della malattia.

Terapia della malattia parodontale

Il fondamento della terapia parodontale si basa sulla eliminazione meccanica della placca batterica. Lo scopo ultimo della terapia è quello di rendere l’igiene della bocca e dei denti facilmente mantenibile attraverso la semplice igiene domiciliare.

Possiamo individuare varie fasi e livelli di terapia, in base alla gravità della patologia:

  1. Una prima fase, detta terapia iniziale, riguarda tutti i pazienti che si presentano alla visita. Essa consiste nella pulitura del bordo gengivale, nella lucidatura delle superfici dentali e nell’apprendimento delle corrette norme di igiene orale. Questa fase può essere sufficiente nei soggetti che presentano infiammazioni lievi come gengiviti.
  2. Nel caso ci si trovi di fronte a malattie parodontali moderate o severe, questa fase verrà seguita da una pulizia più profonda, di solito sotto anestesia locale, detta levigatura radicolare.
  3. Il terzo livello di intervento è la eliminazione per via chirurgica delle tasche e dei difetti ossei che non possono essere trattati con metodi conservativi. Anche in questo caso abbiamo a disposizione diverse soluzioni. A seconda delle indicazioni sarà possibile effettuare una terapia chirurgica rigenerativa, cioè in grado di recuperare in tutto o in parte il tessuto distrutto dalla malattia, o una terapia chirurgica resettiva, cioè che tende ad eliminare radicalmente le tasche ed i difetti presenti.
  4. Il quarto livello di intervento è rappresentato dalla terapia di supporto o mantenimento. Questa fase è fra tutte la più importante e delicata. La mancata adesione alle norme di igiene domiciliare e una incostante presenza ai controlli professionali periodici possono essere causa della ricorrenza della malattia con conseguenze gravi per il mantenimento di elementi dentari compromessi.

Chirurgia mucogengivale: copertura delle recessioni

La chirurgia mucogengivale comprende l'insieme delle procedure atte alla correzione di difetti di morfologia, posizione e/o quantità dei tessuti molli parodontali. Questi difetti possono essere trattati con interventi a lembo o con innesti tissutali.
Le indicazioni principali sono la copertura delle superfici radicolari esposte (vedi foto A | B ) e l’aumento di volume e di quantità del tessuto gengivale per esigenze estetiche, protesiche od ortodontiche.

Importanza della cura della malattia parodontale

La malattia parodontale può essere altamente invalidante portando alla perdita precoce di elementi dentari con relative conseguenze sul piano estetico (modifica dei lineamenti delle labbra e del sorriso), sul piano funzionale (ridotta capacità masticatoria) e, soprattutto, sul piano psicologico (perdita di confidenza, difficoltà di relazioni con il prossimo). Oltre a ciò, recenti studi condotti negli Stati Uniti, per conto dell’Istituto Nazionale per le Ricerche Odontoiatriche (NIDR), hanno messo in luce l’esistenza di importanti legami tra malattie sistemiche e malattie parodontali. In particolare, pazienti con parodontopatie sembrano essere più a rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, osteoporosi e, nelle donne, di avere gravidanze che sfociano in nascite premature e sotto peso.

Testimonianze

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Gianni Taloni

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